Cultura Musicale Generale - armonia complementare
di cosa si tratti...
Un poco di storia

La materia è a tutt'oggi normata dal regio decreto n° 1945 del 1930 quando le necessità 'culturali' per un musicista medio erano ridotte rispetto a quelle odierne.

L'idea però era buona e la dizione conseguente di "Cultura Musicale Generale" venne col tempo svilita in "armonia complementare".

La materia è sempre stata considerata in maniera differente dai diversi insegnanti, chi la intendeva palestra di bassi, chi palestra d'analisi e chi la intendeva quasi una sinecura come Dallapiccola...

Altra via quella rappresentata da insegnanti che intendevano la materia nella sua intenzione originaria, dando largo spazio alla teoria, ad argomenti non trattati altrove e a collegamenti con altre discipline, come la intendo io, come spiego nella mia proposta del 2001 e come testimoniano le ricerche qui pubblicate.


Le prospettive

Ora, con la riforma, nuove prospettive si schiudono: l'analisi dovrebbe esser inquadrata a sé, la materia 'armonia' ricevere nuovo impulso in tutto quello che può ricadere sotto la dizione 'scrittura' (concezione alla francese - écriture), ampliamento e approfondimento di tutta la parte teorica e il laboratorio d'informatica.

Per non dire che la materia, nel curriculum degli studii, può essere formativa come poche, quindi la necessità che sia anche educativa.

Inoltre vi sarà la necessità, quando gli alunni accederanno al Conservatorio a 18 anni, di corsi propedeutici per colmare le eventuali lacune di alunni che giungono da noi adulti.

E il ventaglio dei contenuti così ampio, articolato e specializzato da dover essere necessariamente suddiviso tra più insegnanti.

Il futuro, quindi, è tutto da scrivere, c'è solo da rimboccarsi le maniche :-)

(jmp - agosto 2003)