Joanne Maria Pini -- il mio curriculum -- [esercizio di stile internettiano]
« Io cammino nuovi sentieri, a me viene un discorso nuovo;
mi son stancato, come tutti i creatori, della vecchia lingua.
Il mio spirito non vuol più incedere su suole logore »

Friedrich Nietzche – Così Parlò Zarathustra
parte seconda – Il fanciullo con lo specchio.
Cosa so [fare oggi]
Nel 1999, tornato al mio Conservatorio G. Verdi, ho focalizzato gli interessi e l'autoaggiornamento sull'informatica entrando a far parte della struttura del DIM - Dipartimento per l'Informatica Musicale - e occupandomi della Internet.

Ho affrontato tematiche teoriche della Rete, dell'ipertesto e della multimedialità e ho utilizzato per quanto possibile i mezzi dell'informatica nella mia classe di Cultura Musicale Generale per la quale ho realizzato questo sito http://digilander.libero.it/initlabor

Ho localizzato il sito di scrittura musicale di Michel Baron http://www.multimania.com/mbaron/index.htm

e quello sulla musica araba di Abdelhak Ouardi all'URL http://www.geocities.com/abdelhak_ouardi/index-it.htm#liens

E' dal 1989 che avevo iniziato ad operare con l'elaboratore, diventando un appassionato utilizzatore di Apple Macintosh.

La sintesi dei miei diversi studî mi permette di avere una visione globale e un occhio disincantato sulle tematiche connesse all'uso dell'informatica nonché, anche per studî specifici sull'architettura dell'informazione e sull'usabilità, la capacità di progettare e realizzare siti web. Utilizzo l'informatica-umanistica nella mia materia: i testi che ho studiato o letto sono elencati qui.

Possiedo quindi una doppia competenza la quale, unita agli studî classici e nel settore del linguaggio dei simboli (oltre, ovviamente, a quelli musicali), mi permetterebbe di essere una di quelle figure professionali ‘di raccordo’ che stanno apparendo e che sono l’esatto contrario delle figure professionali di nicchia.

Me la cavo benino a scrivere e sto imparando ad adeguare il mio stile a quello della rete :-)

E' infine un dono della sorte e non una capacità quella d'esser dotato di una non comune dose d'intuito e di fortuna...

Cosa desidero
L'auspicio è quello di occuparmi - a tempo pieno - di scuola e di tecnologie digitali in senso umanistico: nel Conservatorio dell'autonomia vedo la cosa possibile, continuando così a "studiare" e a "ricercare".

Vorrei completare la mia 'trasformazione' trovando le vie per mettere a frutto (non solo in Conservatorio) le mie capacità organizzative: infatti le diverse esperienze - e la visione strategica che ho delle cose - mi permetterebbero di svolgere con profitto attività di coordinamento delle professionalità di nicchia nei settori di competenza.

E magari poter lavorare anche "a distanza" - vivendo immerso nella natura :-)

Desidero infine tramandare alle generazioni future quegli 'attrezzi culturali' e quella consapevolezza dati necessariamente dalla 'realtà reale' e dall'esperienza personale, in un mondo in cui una parte dell'umanità corre verso i lidi incogniti della 'realtà virtuale' e di un degradante 'autismo tecnologico', tagliando le proprie radici, mentre un'altra ricerca la sopravvivenza rovistando nella spazzatura.

La mia vita
Sono nato il 4 dicembre 1953 sulle rive del lago Ceresio - terra di Maestri Comacini - a Loggio di Valsolda, lì la mia placenta è stata interrata e sopra vi è stato piantato un melograno, vivo abitualmente a Milano, dove ho compiuto tutti gli studî musicali al Conservatorio G. Verdi.

Ho sempre amato la vita: da ragazzo mi sono prevalentemente dedicato con grande passione alle donne (non ero male davvero...) alla poesia e alla natura; sono uscito di casa presto, andando ad abitare per conto mio a ventidue anni e iniziando quindi ad insegnare giovanissimo per mantenermi.

Ho onestamente vissuto del mio lavoro d'insegnante fino al 1990, anno in cui, grazie anche ai miei studî di esoterismo, mi sono reso definitivamente conto della 'morte dell'Arte'.
A quel punto ho smesso di comporre e, consapevole di essere entrato in quella fase della vita che prepara alla morte, ho cercato di sintetizzare tutte le mie esperienze precedenti.

Appunto nel 1990 una voce del DEUMM mi è stata dedicata, dandomi il segno di aver concluso un ciclo della mia vita.

Dopo qualche anno di riflessione, di elaborazione, di metabolizzazione nonché qualcuno di sofferenza - concime dell’anima - nel novembre 1997 sono diventato felicissimo padre di Federica, una bimba con le più evidenti caratteristiche dell'anima antica, dopo essermi sposato nel 1994 con una splendida 'veneziana' dal nome programmatico: Moira.

I miei stu

Ho studiato Composizione con Alberto Soresina, che ricordo con moltissimo affetto, fino al compimento medio - accompagnato dagli "ottimi" trattati di Dubois, Koechlin e Gedalge - diplomandomi con Giacomo Manzoni.
Ho anche compiuto gli studî di Composizione Musicale Elettronica con Angelo Paccagnini e di Strumentazione per Banda con Ugo Turriani.

Contemporaneamente a quelli musicali ho coltivato studî umanistici - Liceo Classico - (e frequentato per due anni la Facoltà di Lettere), studî ai quali tutt’ora mi dedico, con particolare attenzione al pensiero esoterico-ermetico e a quanto attiene al simbolico e al rituale.

Sempre cercando disperatamente - come ha già affermato qualcuno - di non specializzarmi in nulla :-) - nel nome della Conoscenza ...

Le mie esperienze di lavoro e di compositore

Ho insegnato dal 1980 al 1984 Teoria e Solfeggio e dal 1985 Cultura Musicale Generale - Armonia complementare nei Conservatori di Genova, Rovigo, Como e per quindici anni a Piacenza, per tornare, come Odisseo, nel 1999 al Conservatorio di Milano, nel quale tutt’oggi insegno.

Per quanto riguarda la produzione di compositore, ho sempre subìto il fascino dell'intimità di organici cameristici, componendo con riguardo al rapporto Musica-Simbolo.

Questi studî sono sfociati in una collaborazione con artisti di arti plastiche e figurative, realizzando tra diversi linguaggi artistici una sorta di multimedialità ante litteram.

Una installazione, ‘LOCUS’, realizzata con Gianni Robusti e Hsiao Chin, è stata presentata nella galleria milanese Cenobio-visualità e poi al Palazzo dei Diamanti di Ferrara nonché, nel 1985, in Olanda, invitata ad una manifestazione dedicata alla situazione delle ricerche musicali in questo specifico settore.

Un’altra installazione ‘Uno spazio nel silenzio’, è stata realizzata in collaborazione con l’Istituto Danese di Cultura in Italia .

In Italia mie composizioni sono state programmate in rassegne quali ‘Venezia Opera Prima’ al Teatro ‘La Fenice’ di Venezia, in due ’Rassegne di Nuova Musica’ di Macerata; in quelle del ‘Rondottanta’, alla Sala Azzurra del Piccolo Teatro, alla Sala Grande del Conservatorio ed alla Casa della Cultura a Milano.
A Roma in due ‘Rassegne Internazionali di Musica Contemporanea’ al Teatro Ghione e in due stagioni sulla Nuova Musica Italiana a cura di RAI-RadioUno.
In qualità di esecutore ho collaborato con gli "Amici della Scala".

All’estero mie composizioni sono state eseguite negli Stati Uniti, in Messico, in Olanda ed ho avuto mie opere trasmesse da Radio-Uno, Radio-Tre, da Radio France e da Canale 5.

Il mio nome è citato in ‘Per una nuova Storia della Musica’ e in ‘Verso il 2000’ di Renzo Cresti, mi è stata dedicata una voce nel DEUMM.

Ho pubblicato per le Edizioni Edi-Pan di Roma, le quali hanno anche inciso mie opere con strumentisti del calibro di Stefano Scodanibbio e Pierre-Yves Artaud.

Nel 1990 ho cercato di chiudere in bellezza con la composizione, scrivendo le musiche originali per il Film-Documentario di sole immagini e musica intitolato ‘Le tourbillon de la vie’, finalista al 39° Film Festival Internazionale di Trento nel 1991 e al Film-Maker nel medesimo anno a Milano, ricevendo i complimenti di Ennio Morricone.

Ho svolto anche attività di traduttore specializzato in testi di carattere musicale, dal francese, per conto del Teatro alla Scala e delle Edizioni Unicopli di Milano e una qualche attività pubblicistica.

Sils-Maria - settembre 2001
"La cosa più tremenda ch'io conosca è la sottomissione, la sudditanza oppure il desiderio di sottomettersi incondizionatamente, questo fare come gli altri, correre con gli altri, cantare con gli altri, marciare con gli altri e piombare per di più in un penoso stato di euforia".
(H. Böll)