Il contesto storico

Il passaggio tra il tardo Rinascimento e il Barocco fu uno dei periodi storici più ricchi di fermenti e di tensioni innovatrici di tutta la storia.

Proprio quando sembra che la Controriforma abbia annullato ogni tendenza innovatrice, la forma del pensiero umano muta radicalmente.

Non si cercherà più l’in sé delle cose, la qualità intrinseca della materia, non si considererà più il mondo come il centro di un cosmo ordinato da una divinità suprema, non si cercherà più una immutabile perfezione.

Si indagherà il perché delle cose, si passerà ad analisi quantitative, prenderà piede il metodo scientifico. Per la prima volta verranno messe seriamente in dubbio le credenze classiche.

Il segno più evidente di questo brusco cambiamento sta nel passaggio dalla teoria geocentrica a quella eliocentrica e nella definizione appunto del metodo scientifico.

Questa rivoluzione ebbe i suoi paladini in Keplero e Galileo.

E’ in questo periodo dunque che nasce il nuovo mondo musicale.

Si passa dalla staticità pressoché immutabile del sistema modale al dinamismo e alla gerarchizzazione del sistema tonale.

Il sistema tonale è fatto di equilibri instabili, di campi di forze che fanno gravitare il discorso attorno alla tonica e alla dominante, proprio come i pianeti gravitano in continuo movimento attorno al sole.

Anche in musica come nelle scienze prende piede il principio di razionalità.

Si vuole dare una struttura logica e coerente al discorso musicale.

Addirittura, lo stesso Keplero definirà una sua armonia avente alla base calcoli matematici, arrivando ad anticipare risultati di fisica acustica. (v.Armonia di Keplero).

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