il manuale di Marco Santi
Marco Santi - Il linguaggio tonale da Bach a Brahms - G. Zedde Editore - Torino - 1998
 
Uno dei punti di forza di questo testo sta nella sua chiarezza e nella sua concisione.
 
Innanzitutto Santi chiarisce che il sistema tonale non è totalmente altro rispetto a quello modale.
E’ infatti da intendere come la “decadenza” del linguaggio modale.
 
Fatta questa assunzione, l’autore procede in un rapido excursus storico che partedall’antica Grecia per arrivare al sistema tonale.
Il passaggio viene spiegato con la classica teoria della trasformazione di un sistema polimodale in un sistema bipolare.
 
Finita la panoramica storica, Santi passa ad un’analisi sulle differenze “sostanziali” tra modalità e tonalità.
 
Il sistema modale è una pura forma, uno schema che non necessita una precisa definizione sonora e può quindi essere traslato rimanendo immutabile.
Il sistema tonale invece necessita di una concretezza sonora, di un’altezza assoluta, di un ambito ben definito.
 
Nel sistema tonale non è più tanto importante la dimensione orizzontale del discorso musicale quanto quella verticale: la composizione di un brano non avviene più secondo le regole dell’orizzontalità melodica ma seconde quelle della verticalità armonica.

Anche Santi, come Cervenca, sottolinea l’importanza assoluta che lo sviluppo della polifonia ha avuto nella conquista di questa nuova dimensione dello spazio musicale.

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