Il documento con il quale davo il via all'attività di ricerca

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il primo giorno di primavera del 2002

Sempre la pratica dev’esser edificata sopra la bona teorica…
Leonardo da Vinci

Miei carissimi alunni, cortesi genitori:

( p.c. al mio direttore m° Guido Salvetti)

le difficoltà ‘concettuali’ e organizzative che stanno dietro questa mia potenzialmente stupenda ma difficile e delicata materia – cosa nota - sono giunte ad un punto di svolta con l’imminente realizzarsi della riforma; mi permetto, a questo proposito, ricordare che la dizione ufficiale è Cultura Musicale Generale e non ‘armonia complementare’ come riduttivamente è divenuta nel tempo; un contenitore davvero splendido.

All’interno della autonomia che avrà la nostra scuola si potranno apportare variazioni veramente sostanziali nella materia, che è normata da un regio decreto del 1930.
La cosa apparsa chiarissima in una riunione della nostra area avvenuta ieri.

Le aree che questa materia può toccare sono

* La Cultura musicale – e oggi l’orizzonte può essere assai vasto, potrebbe comprendere ad esempio, elementi di psicologia della percezione. E’ quello che dà il quadro generale, comprende

* La Teoria musicale (deve fornire la bussola – nello specifico, le Forme, ad esempio)

* L’Analisi: è una necessità assoluta, ma anche una delle materie-totem più abusate oggi e con uno spettro di metodologie e di oggetti d’analisi vastissimi.

* La Scrittura: di cui è necessario ridefinirne i contenuti dopo averne definite le finalità

* Non da ultimo tutte le aree devono – piaccia o non piaccia – fare i conti con l’Informatica e la Multimedialità.

Avevo in settembre presentata una proposta di sperimentazione – che qualcuno di voi conosce già, [la metto a disposizione di chi me la richiedesse] che è stata totalmente ignorata da tutte le persone/organismi cui l’ho presentata. [pro veritate, ho avuto qualche ricontro solo dal direttore]

Mi sono dibattuto dall’inizio dell’anno (e già l’anno passato era avvenuto) tra le mie certezze/incertezze, ossia tra quello in cui credo e desidererei legittimamente sperimentare e quello che mi trovo costretto a fare - senza riuscire a stimolare un dibattito/confronto assolutamente necessario, con un esame finale che ho ereditato al mio arrivo e al quale apporterei modifiche sostanziali, col quale devo a tutt’oggi fare i conti.

Nel febbraio 2002 – ossia alla fine dell’anno – gli organismi che reggono questa scuola hanno posto in essere la sperimentazione del cosiddetto triennio, con la finalità, come ha spiegato ieri il vicedirettore m° Solbiati, appunto di sperimentare: la saggezza della cosa è nei fatti.

[Esattamente quello che avevo chiesto a settembre: sperimentare per un anno in vista di una formalizzazione precisa, possibile solo ex post e ad autonomia acquisita.]

Da qui deriva la mia meditatissima decisione – stanti anche tutte le possibili considerazioni in tema di silenzio-assenso, di decidere di saggiare – per mezzo di ‘ricerche’ [ossia approfondimenti che abituino a certe metodiche] che non incidono nella normale programmazione scolastica – le mie idee e capacità nonché quelle dei ragazzi, nel mentre pare avviarsi davvero un buon dibattito. Vi chiedo quindi il massimo della collaborazione, ben consapevole dei disagi che la cosa può arrecare – e anche a me.

Ma quell’uomo che non ha il coraggio delle proprie idee e non le sa portare avanti con coerenza non è un uomo: per me è venuto il momento di provare coi fatti quello in cui credo fortissimamente.

Sto scegliendo coi ragazzi – in orario extra-scolastico e a casa mia – nella miglior tradizione conservatoriale, come a suo tempo i miei insegnanti fecero con me – argomenti tarati sulle singole figure dei miei alunni, che comprendano un argomento di cultura e un argomento più specificamente ‘tecnico’ – comprendendo in alcuni casi anche la valutazione di interpretazioni, come del resto abbiamo fatto l’anno passato, e da cui è derivato un qualche rallentamento dell’attività – diciamolo così – istituzionale

L’intendimento è che, nei tredici giorni che non ci si vedrà per le vacanze pasquali, i ragazzi acquisiscano il materiale necessario e lo ‘processino’, lo valuteranno con me alla ripresa onde stabilire una scaletta precisa e i tempi per la realizzazione. [A qualcuno questo materiale lo sto fornendo direttamente io].

Vi chiedo quindi la massima comprensione e collaborazione, certo che gli esiti saranno positivi e quindi, finalmente, condivisi.

Vi ringrazio di cuore, sapendo che la vostra collaborazione sarà la massima possibile.

Godetevi questa primavera – fate lunghe passeggiate nella natura e osservatela con attenzione, penetratela: la musica è l’arte che più si sostanzia di vita, di natura…

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