initlabor - giugno 2002 iniziamo: ecco la presentazione del sito

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Milano, 16 giugno 2002

«L'insegnante, anziché occuparsi tanto della forma-sonata, cosa che
teoricamente si può insegnare in mezz'ora, dovrà sorvegliare la cultura
generale e quella musicale dell'alunno e cercare di indirizzarlo
lentamente al più difficile passo della vita dell'artista: al primo
approccio con la delicatissima lettura del libro interiore»
Luigi Dallapiccola
Intervento sull'insegnamento della composizione - (1949)



Carissimo e mio direttore: initlabor !

Mi piace rivolgermi a te come al primo dei visitatori di questo sito, come mi piace immaginarti mentre ti chiedi: “ma cosa m’avrà mai combinato Joanne questa volta…”

Questa volta ho deciso - e tu ben conosci la mia passione per la Internet - d’iniziare a ‘seminare’ nel web quelle che sono le mie idee e il mio lavoro in fatto di Cultura Musicale Generale, sia nel segno della condivisione della conoscenza che nella speranza di stimolare un dibattito di idee.
Come vorrei che nel nostro splendido chiostro si passeggiasse e si discorresse immersi in argomenti “alti”.
Omnia pro bonum, come sempre.

* * *

Cortesi navigatori,

noi musicisti viviamo, come pochi altri, in quella terra di confine che sta tra natura e cultura, quindi, come dichiarato nella “lettera ai ragazzi” della primavera 2002, abbiamo iniziato, a lavorare attorno ad argomenti che non fossero solo tecnici ma considerassero anche l’Uomo: un lavoro anche da umanisti !

Alessandro Marcello, in Arcadia Eterio Stinfalico, frequentava infatti oltre la musica, la poesia e la pittura, la filosofia e la matematica: il cuore, la testa, i sensi.
La musica, o si sostanzia di Cuore-Corpo-Cervello o non è.

Oggi si tenta d’imporre uno spezzettamento ancor maggiore della conoscenza - onde ottenere schiavi più produttivi e docili - io - e certo non solo io - m’oppongo con tutte le forze che ho - volendo che i miei amati ragazzi abbiano una “testa ben fatta, non una testa ben piena”, come disse Montaigne prima e Morin poi.

E voglio che mia figlia Federica, anni quattro e mezzo, possa trovare persone capaci di ricostruire il mondo che sarà dopo il crollo di questo: quando avverrà, non è dato sapere, ma di certo avverrà, e in tempi non lontani.
Come l’esoterismo insegna, un altro ciclo riprenderà, tutto muore e tutto si rigenera…

Venendo al nostro particulare, il Conservatorio necessita di quel quadro culturale, oggi quasi del tutto assente e che, solo, permette la comprensione piena e l’interconnessione tra tutti quelli che sono - necessariamente - i segmenti “tecnici”, onde continuare la sua origine nella bottega rinascimentale !

Cito, a proposito di Università (…alta cultura), un testo del 1966, profetico:

«…L’insegnamento meccanico e specializzato che lo studente riceve è così profondamente degradato (rispetto al vecchio livello della cultura generale borghese) […] perché le forze dominanti, cioè il sistema economico, esigono una fabbricazione massiccia di studenti incolti e incapaci di pensare (e di giullari che divertano e allietino - ben integrati in quella che è ‘Società dello spettacolo” - nota mia).
Che l'università sia diventata un'organizzazione - istituzionale - dell'ignoranza, che la cosiddetta "alta cultura" si vada decomponendo al ritmo della produzione in serie dei professori, che tutti questi professori siano degli imbecilli […] lo studente lo ignora e continua ad ascoltare rispettosamente i suoi maestri, con la volontà cosciente di perdere ogni spirito critico per meglio piombare nell'illusione mistica di essere diventato uno “studente”, uno che si dedica con serietà a farsi un’istruzione con la speranza che gli saranno rivelate le volontà supreme.

(Della miseria dell’ambiente studentesco – Strasburgo – 1966)

Non vogliamo una scuola che sia allevamento di polli in batteria, ma neppure quella che allevi i soli galli da combattimento: infatti una scuola che sostituisca all’identità unicamente la ‘professionalità’ - significa solo utilità e funzionalità al sistema e non al singolo.

Voglio e vogliamo una scuola che sia “scuola” e non [solo] centro di produzione.

Voglio e vogliamo una scuola che educhi, che non smetta d’avere come stella polare quella ricerca del sé che sola permette d’ottenere uomini prima e cittadini poi, e non sudditi o schiavi, esseri viventi e non spettatori (come insegnano Debord e Vaneigem oggi, ma come aveva insegnato Socrate, come era scritto sul frontone di Delphi, come il pensiero tradizionale - Guénon per tutti - insegna, come S. Agostino, un lavoro anche da educatore, insomma, anche nel tramandare quei valori che oggi son negletti e dimenticati.

* * *

Due parole, infine, a proposito delle ricerche qui pubblicate, il nome del sito deriva da una contaminazione tra il lessico informatico la solennità del latino, il nuovo e l’antico: initlabor

Si tratta del frutto – e prezioso - del lavoro dei ragazzi più consapevoli e capaci, attorno ad argomenti che, in rapporto alla musica, non trovano una trattazione esaustiva da nessuna parte e che, se affrontati senza pregiudizi, ci arricchiscono anche di domande ulteriori: la musica è materia viva più d’ogni altra arte perché si sostanziata della stessa materia che anima la vita, la natura.

Quasi tutti gli alunni hanno lavorato attorno ad argomenti intriganti, ma con minore impegno e capacità, quindi, per il momento non ho ritenuto di pubblicarli, non essendo quei lavori all’altezza di questi qui presentati; rimangono allora solo esercitazione scolastica, pratica metodologica e riflessione nel segno della crescita personale.

Le tre ricerche pubblicate sono di Rouben Vitali che ha affrontato in modo originale, e nelle modalità che le caratteristiche peculiari del mezzo elettronico permettono con l'ipertesto, la questione della simmetria, mentre Dario Battaglia, Marco La Cognata e Lorenzo Iuliano hanno trattato il problema - centralissimo - del rapporto tra musica e memoria, Angela Longo e Giosuè Panio, infine, si sono chiesti se la musica sia davvero un linguaggio, al contrario di altri che darebbe la cosa per scontata.

Le loro ricerche sono a vostra disposizione: se avranno stimolato come sovrappiù qualche vostra riflessione, saranno andate oltre il bel viaggio compiuto dai loro autori.

Quanto a me, le mie idee e le mie proposte, sono esposte nei documenti contenuti nella sezione “materiali

Buona permanenza: initlabor !

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