I.U.M.
Informatica Umanistico Musicale
[luglio 2006]
Ecco di cosa sto trattandodi Joanne Maria Pini
Bozza in progress, adattata per il web.
Si tratta di appunti, di idee, di note operative, di progetti in continua evoluzione, nati nel 2004, di cui ne rispecchiano modalità e forma, senza alcuna pretesa scientifica.
Quanto sto ricercando attiene ad una integrazione, critica e ragionata, di risorse informatiche [da individuare e/o da elaborare] anche nella Cultura musicale generale, che non si limiti solo agli oggetti-strumenti didattici, ma che abbia anche in un qualche seppur minimo ragionamento pedagogico la sua bussola.
Rifondare la materia, se possibile, e renderla anche efficace strumento per quanto attiene ai 'debiti formativi' derivanti dalla 508 e da alunni che giungono a noi post-liceo. [vedi Paolo Mottana e l'intera opera di Edgar Morin].
"Il passaggio dalla didattica disciplinare alla didattica interdisciplinare è probabilmente un momento di svolta cruciale per la categoria"
[La questione insegnanti - Convegno Casa della Cultura].
Nella cosiddetta "post-modernità" necessita ritrovare il "filo rosso"della Tradizione: la tecnologia, lasciata a se medesima, sconfina troppo facilmente in un degradante autismo o in una acritica e insensata mitizzazione, nel mentre perde strumenti di conoscenza"
[vedi anche Raffaele Simone - “La terza fase - Forme di sapere che stiamo perdendo].
"L'analfabeta del futuro non sarà la persona che non saprà leggere, bensì la persona che non saprà come imparare".
Alvin Toffler [specifiche MIUR per la tecnologia nella scuola].
Ricomporre saperi e Approntare scenari sono necessità finalmente nell'aria!
Serve una "Una testa ben fatta, non una testa ben piena" - Morin che non si limiti agli specifici contenuti, e che sappia trarre il meglio dalla tradizione e dal nuovo.
Maestria [Identità] vs. Professionalità.
L'uso della Tecnologia è necessario, ma deve essere accompagnato da qualche ragionamento sui pro e i contro della medesima [vedi Grassani - ma anche Rheingold - Bolter – Simone et alii].
Quadro generale in tema di
Informatica umanistico-musicale
I.U.M.
Prima ipotesi [2004]
in merito ad una nuova disciplina denominata
“Informatica umanistico-musicale”
Premessa
In questi ultimi anni sono emerse, con le modalità proprie delle ‘retroazioni’, necessità nella didattica e possibilità nella tecnologia tali da suggerire un ripensamento in merito alle discipline definite ‘Informatica musicale’ e ‘Informatica umanistica’ al fine di ‘posizionarle’ nella pratica didattica di materie fondamentalmente di tipo culturale, ma che necessitano di contenuti ‘tecnici’ specifici (sia musicali che informatici] nonché di una realizzazione e comunicazione consapevole.
A questo proposito in Conservatorio non si è mai sviluppato un dibattito culturale non solo per i noti limiti, ma anche perché ci siamo resi conto che non sia facile delinearne le corrette coordinate, dal momento che il Conservatorio [ma non è un difetto solo nostro] è sempre stata intesa come ‘professionalizzante’ nella quale la cultura è sempre stata assente nella normativa come nella mentalità [eccezion fatta per alcune persone che per loro formazione, cultura e interessi ne hanno sempre considerata la necessità, intuite le problematiche connesse, possedendo infine le necessarie capacità di elaborazione teorica e di realizzazione].
Lo scritto sottostante si è venuto definendo mediante l’apporto di più persone, a titolo personale e per 'desiderio di Conoscenza', con le modalità della posta elettronica; è aperto ai contributi delle persone cui sarà inviato e potrebbe costituire nei contenuti ‘tecnici’, per la competenza delle persone che vi hanno lavorato, qualche punto fermo anche agli effetti del quadro istituzionale dei rapporti che sarà necessario stabilire tra Conservatorio e Università; o perlomeno un punto di partenza in relazione a specifiche discipline e alla individuazione delle competenze a tenerne gli insegnamenti.
L’insegnamento di discipline quali Cultura musicale generale ora divenuta Analisi del testo musicale e delle tecniche compositive, Storia della musica, Didattica della musica, necessariamente ripensate oggi nei contenuti e nelle modalità didattiche, determina la necessità di ‘attrezzi’ teorico-tecnologoci che si situino alle intersezioni tra le informatiche umanistica e musicale, considerando per questa ultima, [alla luce degli strumenti e delle necessità di oggi, ma ancor più immaginandone i possibili sviluppi], se non sia il caso di elaborare una definizione meno ampia di quella “omnicomprensiva” fino ad ora utilizzata [vedi G. Haus - “I grandi temi dell’informatica musicale”], definendone i contenuti in relazione alle necessità tecniche dei compositori, dei tecnici del suono, degli informatici e programmatori e non solo dei cosidetti “umanisti”.
Umanisti quali in effetti sono i musicisti quando lavorano anche con la parola o quando insegnano materie con contenuto sia umanistico che tecnico, pur avendo necessità di specifici mezzi tecnici [lo scrivere, ad esempio, col computer un esempio musicale o editare qualche battuta da un file audio ai fini di una analisi da porre in rete, restaurare un vecchio vinile per una lezione, reperire efficacemente materiale in Rete…], valutare quindi se questo sia inquadrabile in un allargamento della definizione di ‘Informatica Umanistica’ [la quale si vorrebbe, dai suoi padri italiani, totalizzante al pari dell’Informatica Musicale].
La mia ipotesi - verificare se vi siano
sufficienti basi
per
stabilire
una nuova disciplina denominata:
“Informatica umanistico-musicale”
[Nota del 25 maggio 2006: allo stato attuale appare applicabile e da verificare nella mia materia, mentre come materia specifica, con declaratoria e campo paradigmatico, solo in futuro, quando si saranno anche risolti anche i problemi strettamente informatici e le questioni epistemologiche].
L’Informatica Umanistico-Musicale farebbe propri e utilizzebbe di conseguenza parte degli strumenti teorico-pratici [informatici] delle due discipline maggiori, piegati alle sue specifiche necessità, sempre più evidenti/emergenti, come ad esempio porre in rete l’analisi di una composizione coi relativi esempi, [rappresentazioni diagrammatiche di analisi armoniche e/o formali], il più possibile interagenti-interattivi, che la diffusione della banda larga rende da poco possibili, compiere ricerche, validare le fonti, etc.
E’ del tutto evidente che le necessità-modalità possibili, ad esempio, per l’analisi del “testo” linguistico sono del tutto differenti da quelle, ben più complesse e “sfuggenti” relative alla struttura del testo-linguaggio musicale, campo nel quale è, quasi tutto da costruire.
Fornirebbe strumenti di base [cui potrebbero seguire specializzazioni], atti a saper ‘mettere le mani’ nelle tecnologie e le competenze necessarie a ‘lavorare’ con la musica oggi, con consapevolezza e senso critico, privilegiando metodologie e approfondimenti nel suo nucleo pricipale da mettere a punto, più che contenuti magari solo appena sfiorati come in certi corsi di oggi - mentre invece argomenti ‘sfiorati’, una infarinatura, andranno invece bene per avere una idea di materie oggetto di studi approfonditi altrove, quali i ‘mezzi di comunicazione’.
Al convegno organizzato da Liberal Arts il 23 ottobre 2004 al Conservatorio è emersa da più parti la necessità, per i nostri studenti, di una preparazione trasversale propedeutica anche al variegato mondo del lavoro di oggi, cui si deve adattare la stragrande maggioranza dei nostri diplomati/laureati, ma questo vale anche per i laureati del Lim-Dico, qualora intendessero completare la loro preparazione ingegneristico-informatica con quella umanistico-musicale per le necessità di lavorare nel campo della gestione dei beni cultural-musicali con le nuove tecnologie.
* * *
L’informatica umanistica, [vedi Dino
Buzzetti
e
Domenico Fiormonte ]
è disciplina [quasi] assodata dal punto di vista concettuale
[di
quello tecnologico segue le veloci evoluzioni], le voci sono
fortunatamente pluralistiche, con un dibattito vivo e traguardi assai
stimolanti [vedi: Dino Buzzetti - ‘Codifica del testo e
intelligenza artificiale’ - schede umanistiche - 2003
n°1].
Fiormonte avanza addirittura l’ipotesi di un nuovo
nome per
la specifica disciplina.
L’informatica “musicale” - nella parte che interessa a noi, è oggetto di studio allo “storico” LIM-DICO di Goffredo Haus, all’url si possono scaricare materiali in tema di - Ambiente di analisi/resintesi di testi musicali - XML musicale - Segmentazione automatica di partiture [che dovrebbero essere tra gli ambiti di collaborazione immediatamente possibili tra Consmilano - e Unimi-LIM, assieme all’esaltante e attuale campo di ricerca costituito dal Web semantico].
L’oggetto del nostro studio è uno dei classici terreni in cui le *doppie competenze* sono indispensabili, ma “Informatizzare” il musicista e “musicizzare” l’informatico è possibile solo fino ad un determinato punto, che è quello della comprensione del linguaggio “altro” in relazione alla consapevolezza di quello che può richiedere/dare, anche poco più è caso raro e probabilmente neppure auspicabile. Mentre da un lato si cerca di stabilire le necessità del musicista ‘informatizzato’ per quanto riguarda la didattica, dall’altro si dovrebbe definire quelle dell’informatico ‘musicizzato’ nel mentre si ricercano le modalità di collaborazione e gli ambiti di competenza delle due Istituzioni. E’ del tutto evidente, per noi del Conservatorio, esser necessario un lavoro di elaborazione autonomo … anche per ritagliarci un nostro spazio concettuale !!!
Informatica Umanistica
Definizione
L'Informatica Umanistica tratta dei “metodi” di
ricerca applicati nel campo delle discipline umanistiche che si fondano
su nozioni e procedimenti di natura computazionale. L'applicazione di
tali metodi richiede la determinazione di “strutture di
dati” specifiche e di “algoritmi”
specifici, applicabili ai diversi campi disciplinari per la
“rappresentazione” e per
l'“elaborazione” dell'informazione.
La determinazione di strutture di dati e algoritmi adeguati pone
questioni teoriche di natura propriamente informatica. D'altro canto,
la formalizzazione dei procedimenti critici solleva problemi di metodo
che investono i fondamenti stessi delle diverse discipline
umanistiche.
Di conseguenza, l'Informatica Umanistica definisce un'area di ricerca
che presuppone competenze avanzate di natura teorica sia in campo
informatico sia in campo umanistico e non può essere ridotta
né ad un semplice settore dell'informatica applicata,
né ad una mera sommatoria di procedure ausiliarie per gli
specifici metodi disciplinari.
Ecco qua! Ho buttato giù qualcosa di "equivalente" per l'IU
[di equivalente alla definizione di Haus - ndr].
Ma come può vedere da quello che ne e' saltato fuori emerge
di nuovo un'analogia di fondo.
Cosi' come l'informatica musicale sviluppa sia metodologie propriamente
"informatiche," sia la produzione di "musica" informatica, l'IU
sviluppa sia "strutture di dati e algoritmi," sia procedure "critiche"
formalizzate e computabili.
Ricevuto da D. Buzzetti – 02.11.04
Informatica Musicale
Definizione
L'Informatica Musicale rappresenta la sintesi di diverse aree,
dalla
ricerca in campo scientifico [modelli e sistemi informatici per lo
studio di segnali musicali] e umanistico [teoria musicale,
musicologia], alla ricerca e produzione artistica [composizione,
interpretazione, direzione d'orchestra, musicologia], all'industria
dello spettacolo e multimediale [produzione di strumentazione musicale
elettronica, editoria musicale, realtà virtuale, produzione
e post-produzione video, case discografiche, studi di registrazione,
ecc.].
Dal punto di vista scientifico, l'informatica musicale delinea un campo
di ricerca complesso: la musica costituisce un dominio in cui
verificare e sviluppare proficuamente metodologie e applicazioni
propriamente informatiche.
La ricerca in informatica musicale è inoltre motivata da
ragioni artistiche [sviluppo ed esplorazione di nuovi approcci alla
composizione, alla performance, ecc.], e in tal caso si parla
più propriamente di musica informatica.
[versione riveduta dallo statuto e dai dai documenti di fondazione
dell'Associazione di Informatica Musicale Italiana, 1981, Venezia,
autore Haus, emendamenti De Poli, Grossi, Vidolin].
Ricevuto da G. Haus – 02.11.04
Informatica Umanistico-Musicale
Definizione
L’Informatica Umanistico-Musicale trova una risposta alle
necessità didattiche delle materie umanistico-musicali quali
Cultura musicale generale [Analisi del testo e delle tecniche
compositive], Storia della musica, Didattica, Arte poetica e
drammatica, alle necessità specifiche nel campo della
multimedialità finalizzata alla didattica, utilizzando
strumenti dell’I.U. integrati con quelli della I.M.
jmp - Annotazione al luglio 2006:
nel proseguo degli studii, segnatamente studiando “Filosofia
dell’Ipertesto”, mi sto convincendo che la cosa
migliore [per parecchi ed evidenti motivi] sia il considerare che
esista la sola I.U. con branchie settoriali, ognuna con le proprie
specifiche necessità e strumenti, come quella di mia
competenza, mentre mi pare che non si possa trattare in alcun modo di
Informatica Musicale sic et simpliciter.
Il documento AIMI è evidentemente precedente alla nascita
della I.U. così come la conosciamo oggi.
Schede di sintesi [pratica]
Informatica umanistica
Cosa tratta
Di origine multidisciplinare, ha avuto uno sviluppo
recente, “pratico” e diffuso con la Internet; in
estrema sintesi è la conoscenza della teoria e della pratica
- programmi
necessari al trattamento del dato linguistico
Per comprendere la disciplina, una scarna bibliografia di riferimento:
T.Numerico - A.Vespigani
Informatica
per le scienze umanistiche Il Mulino – 2003
P.D'Alessandro e I. Domanin - Filosofia
dell’ipertesto - Apogeo - gennaio 2005
Gli scritti di Domenico Fiormonte e Dino Buzzetti in
genere.sito
di riferimentoe
Dino
Buzzetti
Nel mio "vecchio" sito: annessi
al curriculum e libri
letti dal 1999
[aggiornato alla primavera 2003]
Informatica musicale
Cosa tratta attualmente
E’ l’informatica che attiene alla
produzione, alla registrazione e al trattamento del suono,
più le ricerche in atto con xml.
Rappresentazione multi-livello dell’informazione musicale
[XML>MX]
Tecnologie del suono in genere:
• compositori
• tecnici del suono
• assistenti musicali
• live electronics
• Tecnici specializzati [Max]
• esecuzioni assistite
• Videoscrittura musicale [complementare obbligatorio - è
come
dire che a Lettere si insegna Word]
• Editoria musicale
• Multimedialità: “strumenti” e
competenze
tecniche “maggiori”
• Software ‘maggiore’, costoso e di difficile
apprendimento, sproporzionato rispetto alle necessità
‘normali’ della I.U.M.
• Software iperspecializzati LIM.
• Software IRCAM
Informatica umanistico-musicale - I.U.M.
[potrebbe anche integrare tra di loro talune materie attuali, avere zone comuni]
Cosa dovrebbe/potrebbe trattare:
Finalizzata [a titolo esemplificativo] alle necessità
odierne di materie quali:
• analisi del testo e delle tecniche compositive [Cultura
musicale generale]
• teoria della musica [livello medio-alto]
• analisi della musica [*]
• armonia
• storia della musica
• didattica della musica
• giornalismo [critica musicale e web content]
• multimedialità [strumenti teorici e
‘minori’]
• produzione di materiale didattico
• ricerche bibliografiche tradizionali e in Internet
• web semantico
• e-learning
• rappresentazione diagrammatica di analisi armoniche
• rappresentazione diagrammatica di analisi formali
• necessità degli alunni del Conservatorio di avere
strumenti per comprendere e comunicare nel mondo di oggi, scrivere una
tesina, imparare un metodo di ricerca, etc.
Lezioni frontali teorico-pratiche e laboratorio [Cantiere] con utilizzo
di strumenti software multipiattaforma, a basso costo [freeware,
shareware] e di facile apprendimento per trattamento testi, editing del
suono, editing e trattamento dell’immagine, web authoring.
[ad esempio: Amadeus
II oppure Finale
NotePad o equivalente di Sibelius -
Scorch]
programmi open source, come Audacity.
Un capitolo a parte meritano, ad esempio, software di
scrittura per l’Armonia [come HP
di Fausto Torre]
Nell’open source e nel freewere-shareware,
molto per l’audio, poco o niente per la scrittura [a parte,
di Hamel - NoteAbilityPro]
Necessario chiarire/approfondire quali siano le necessità ‘strette’ della musicologia oggi, che comunque pare siano vicine, perlomeno per tutto quanto attiene alla ricerca, alla informatica umanistica.
Tra le finalità attuali anche “aprire la
testa” ai ragazzi - far acquisire
“consapevolezza” e strumenti per l'attuale mondo
del
lavoro: vedi convegno
al Conservatorio e gli interventi di Haus e di Prchal al
Convegno 14-15-16
dic. 05]
[Compresa infarinatura sui mezzi di comunicazione e su come comunicare
e comunicarsi].
Sviluppi futuri
potrebbero-dovrebbero essere di assoluto rilievo per un musicista, stanti gli studi in corso al LIM-DICO
Potrebbe costituire parte rilevante di quelle lauree, ventilate, da emettere congiuntamente da parte del Conservatorio e del LIM-DICO.
Giungerebbe ad una Multimedialità “vera” [interattività] al posto della attuale Multicodicalità.
Convenzione possibile anche con:ITSOS A. Steiner
[*] L’analisi della musica potrebbe essere il
campo più promettente e interessante e gli studi al LIM
promettono bene per quanto riguarda MX – di cui
però il livello ‘struttura’ è
quello che rimarrà più indietro, dal momento che
non ha ricadute commerciali così immediate come la
standardizzazione di altri layer.
Vi è la difficoltà intrinseca nello stabilire
obiettivi chiari e metodi informatici efficaci per raggiungerli; in
altre parole: cosa mettiamo nel layer structural? Quali tipi di analisi
contempliamo?]
E’ questo il campo dove si dovrebbe passare dalla
attuale [checché ne dicano noti autori]
multicodicalità ad una vera e propria
multimedialità-interattività.
Operatività [ipotesi]
[Quello che si potrebbe/dovrebbe fare per raggiungere lo status di disciplina autonoma]
OPERATIVITA’
Competenze di base richieste
Oggi: quelle attuali per il corso di Cultura musicale generale.
Domani: vedi futuro assetto del triennio, in vista del biennio.
Competenze interne esistenti [Conservatorio]
Oggi, le figure capaci di
‘trasversalità’
(Consmilano: Pini, Vinay, Schilirò, Bellomi, Bertola, ad
esempio
Competenze esterne esistenti [in convenzione]
• LIM-DICO: MX
• Web semantico
• Area simbolico musicale
• Area audio (tecniche e formati di compressione, MPEG,...)
• Mezzi/tecniche di comunicazione
Necessità pratiche in Conservatorio
• Aula multimediale isolata
“architettonicamente”
e “acusticamente”
• connessione veloce alla Rete
• proiettore
• impianto Hi-Fi
• due CPU (Mac e PC)
• scanner A3
• masterizzatore DVD
•
Un minimo di selezione e omogeneità negli alunni...
Uno spazio Web gestito in modo autonomo rispetto al portale di
Consmi, ma con un collegamento evidente con le isituzioni interessate.
[Ho deciso che sarà "initlabor"].
[Ma metto a disposizione anche – da me registrato - il
dominio:
www.musamusica.net]
Competenze interne attuali
Competenze musicali e software: quelle attuali di Musica
elettronica e suoi sviluppi odierni.
Competenze esterne attuali
*in convenzione con
l’Università*
• Linguaggi di programmazione per informatica musicale:
• “Csound”
• Acustica e psicoacustica.
• Informatica musicale:
• Nozioni di base sull'informatica e la programmazione.
Il MIUR, nell’elenco delle materie del biennio, inviate a
tutti i
Conservatori, ha stabilito: ‘Linguaggi di
programmazione’.
• Diritto e legislazione dello spettacolo.
• Tecniche della comunicazione.
Che fare?
[Ipotesi per un percorso]
Approntare scenari
Il livello di conoscenze [musicali, per non dire di informatica di base] negli alunni del Conservatorio appare "non eccelso", con rare eccezioni: in genere non sono in grado di 'cercare' [neppure in biblioteca], 'valutare' le fonti e poi realizzare una ricerca-tesina nei modi necessari oggi. Cosa non solo utile ma anche necessaria anche ai fini della attività lavorativa. Il livello di Cultura musicale è desolatamente basso: NON ascoltano musica, né in privato né in Conservatorio [oppure usano auricolari ed MP3]; per cui urgerebbe un lavoro organico mediante ascolti, nell'istituzione, in primis delle composizioni analizzate, con raffronti tra diverse interpretazioni relate al contenuto musicale individuato, [anche - forse soprattutto] all'interno della mia materia.
Un punto fondamentale oggi, in evidente dipendenza dalle
possibilità tecnologiche e dalla sterminata massa di
informazione disponibile, è organizzare la Conoscenza
[è anche il titolo di un recentissimo libro], assieme
all'apprendere strumenti di studio e di ricerca [più
Metodo
che Merito] che confluiscano operativamente [anche nelle
modalità degli esami] in capacità
espressivo-comunicative adeguate utilizzabili nel contesto della futura
vita lavorativa.
Il tutto supportato da un Laboratorio: sapere-fare-saper
fare [Luca Toschi]
[il mio 'vecchio' Supporti
multimediali per la didattica - oggi Cantiere].
Punti 'in progress' - lato alunni-discenti:
[potrebbero diventare, in parte, le 'categorie' del Cantiere]
• Organizzare la Conoscenza [quale 'ipertestualità'
? concetto e storia della medesima - ambiti - vedi D'Alessandro/Domain
Filosofia dell'Ipertesto e sperimentazioni Hermesnet]
• Strumenti per la condivisione [CmapTool - Wiki - Mailing
list]
• Strumenti di ricerca [motori di ricerca - risorse in Rete -
Biblioteconomia: Metitieri]
• Strumenti di consapevolezza
[validazione risorse - siti - Roberto
Polillo]
• Strumenti di espressione [come si scrive
- come si comunica
- basi del web - WordPress - Paolo Ferro - vedere catalogo recente
Guerini]. cercare in Rete come si fanno tesi,
ricerche - predisporre mie/nostre linee guida.
• Strumenti di produzione
[applicativi e integrazione dei medesimi - plug-in - Lim-Dico]
• Strumenti per la 'Rappresentazione della Conoscenza'
http://www.osservatoriotecnologico.net/internet/rappre_conosc.htm
• Strumenti per la classificazione della Conoscenza:
la "Classificazione
a faccette" - Luca Rosati e altro
• Strumenti per lo studio
• Strumenti per ...
• Strumenti di ... ...
possono sfociare in:
"Cantiere"
"etichetta" attuale per Supporti multimediali per la didattica - [Laboratorio di].
Competenze [attenzione: anche perché non è oggi tutto prevedibile ed è necessario un dibattito tra più competenze-conoscenze: sto lavorando purtroppo solo :-[ e la convenzione con Unimi non è nelle mie facoltà sapere come procede].
Conservatorio:
• Cultura musicale [Teoria musicale - pratica Analisi
-
pratica Scrittura-Armonia]
• Scrittura testuale [realizzazione Tesine-Tesi-Ricerche]
• Ricerca validazione fonti
• Ricerca della musica - MIR [Music Information Retrieval]
• Realizzazione Tesine multicodicali-multimediali
...
...
Lim-Dico [o altri]:
• Informatica [di base e specifica]
• web
• Comunicazione [in che ambiti? Elementi di...]
• Scrittura musicale informatizzata [Sibelius - Open source]
• Editing audio livello basico [Amadeus II - Open source]
• MIR [Music Information Retrieval]
• MX [formalismo XML per la rappresentazione
dell'informazione
musicale multistrato]
Due Tutor [lato Conservatorio - lato Università]
Punti 'in progress' - lato docenti:
• Strumenti per la 'Rappresentazione della Conoscenza' vedi materiali Osservatorio Genova e LINEE GUIDA RECANTI I REQUISITI TECNICI E I DIVERSI LIVELLI PER L’ACCESSIBILITA' E LE METODOLOGIE TECNICHE PER LA VERIFICA DELL’ACCESSIBILITA' DEI SITI INTERNET. Legge 4 del 9/1/2004, art. 11, comma 1, Lettere a] e b]
Punti 'in progress' - lato studenti:
[Alla luce della possibile e auspicabile introduzione come materia nelle progettande lauree 'comuni', qualora si raggiunga un soddisfacente 'Statuto epistemologico'].
Punto operativo prioritario:
[di pari passo al rifacimento di www.initlabor.net]
Necessità primaria [e urgente] è quella di porre in Rete [i CD Rom sono ormai del tutto obsoleti] analisi di partiture nelle quali sia possibile passare da un livello informativo ad un altro con un semplice click, che siano approntabili con tempi accettabili e con sistemi-metodi semiautomatici.
Se oggi si devono collegare testo dell'analisi, spartito-partitura e file audio devo fare un paziente lavoro di mappatura dell'immagine, un altrettanto paziente lavoro di editing del file audio [preferibilmente mp3 - il midi qualitativamente superato, potrebbe invece fornire risorse valide di visualizzazione delle singole voci - piano-roll] infine collegare-linkare il tutto col testo dell'analisi [con XML].
Col limite, oltretutto, della mancanza di un minimo di interattività. Se voglio ad esempio, fare sentire una intera frase invece che una battuta, dovrei approntare altro specifico materiale.
La mia idea sarebbe quella di utilizzare dei 'marcatori' [XML] da porre 'a mano' nel testo scritto, sulla partitura e sul file audio, predisponendo anche, ad esempio, una routine [termine usato da un...umanista] che possa, ad esempio, lanciare il file audio, in collegamento alla partitura, possibilmente con una sorta di 'piano roll', da terminare con un altro click.
Ma sarebbe assai utile poter 'percorrere' la partitura, associata al sonoro a piacimento. Non dico di andare a 'marcare' ogni singolo accordo, ma unità da decidere di volta in volta, se possibile [una battuta, una frase, un periodo].
Tra un minuetto di Mozart e l'Ottava di Mahler c'è
una bella
differenza, ma mentre le esigenze analitiche di un Minuetto possono [e
debbono] scendere nel più minuto dettaglio per mostrare i
processi compositivi e il pensiero musicale, con adeguata
corrispondenza tra i piani, mentre per una sinfonia la logica potrebbe,
almeno in un primo momento, essere con unità-blocco di
maggior ampiezza.
[Comprese problematiche tecniche - Streaming, ad esempio, come anche
l'uso della Cache]
Valutare in primo luogo di partiture in formato grafico [fotocopie,
reperibilità in Rete, .pdf, formati grafici] invece di file
prodotti appositamente [costo, tempo, difficoltà tecnica
ovvia] con applicativi di videoscrittura musicale, dei quali
è però necessario tenerne almeno paritariamente
conto, per le evidenti caratteristiche-possibilità.
Necessità urgentissima:
studente/i che in Ricerca/Tesina/Tesi facciano il punto sullo stato
dell'arte, su
• cosa sia facilmente realizzabile [script,
software, plug-in]
• approntamento di protocolli e di tutorial
• cosa sia ragionevole in un futuro vicino
• a partire dal repertare il software esistente.
-
- Necessità per la didattica in tema di esempi di analisi della musica in ambito multicodicale-web -
Per giungere velocemente a:
• Protocollo-Tutorial utilizzando-valorizzando l'esistente, quindi mediante mappature immagini, editing audio, al fine di uniformare-ottimizzare per offrire uno strumento immediatamente - pochi mesi - fruibile [anche se 'primitivo' rispetto alle possibilità più ragionevoli - marcatori XML].
"Basso" lavoro:
Repertare il software esistente, con particolare attenzione al mondo
open-source e ai linguaggi facilmente 'portabili' - il multipiattaforma
è *fondamentale* in un'ottica di condivisione, oltre che
nella didattica pratica.
Necessità prossima:
• cosa sia auspicabile in prospettiva e in astratto [con
spunti pedagogico-epistemologici]
• Analisi tecnico-filosofica sull'e-learning nel nostro
ambito.
• Web semantico.
Uno studente con le doppie competenze che, sotto la guida di un Tutor,
sia in grado di fare il punto, con oggettività-distacco,
su:
- Analisi musicale informatizzata: lo stato dell'arte -
[repertare l'esistente quanto ad esperienze già avvenute - centri di ricerca che vi si applichino • individuare persone nei medesimi - quali software, quali problematiche quindi anche quali linguaggi musicali vi si prestino].
Uno studente che faccia il punto su:
- Influenza dell'Informatica nelle discipline Umanistico-musicali -
[vedi Emanuele Salerno - Come i computer hanno influenzato le discipline umanistiche / Leonello Tarabella - Musica, comunicazione, tecnologia - Dino Buzzetti e Tito Orlandi]. Basterebbe iniziare a repertare assennatamente il materiale presente in rete, siti, ricerche, persone, per poi trarne delle conclusioni.
Uno studente che, sempre con me, faccia il punto su:
- e-learning per contenuti musicali istituzionali -
[titolo, ovviamente, anche questo, da 'centrare' bene] possibile? auspicabile? in che ambiti? con quali limiti? in prospettiva? [se io volessi, ad esempio, lavorare con un alunno alla realizzazione di un esercizio di armonia, che applicativo me lo consentirebbe? Quali piattaforme, per quali contenuti e con quali limiti - ho posto la domanda alla Garamond - nella persona di Quadrino ma non ho avuto risposta].
Uno studente che faccia il punto su:
- Motori di ricerca per [nei] contenuti musicali -
c'è parecchio che bolle in pentola...quanto a ricerca 'nei' file...
Per tutte le ricerche/tesine stabilire linee guida, finalizzate a...
- Costituire un Gruppo di lavoro interdisciplinare -
Questa la necessità assoluta: io, nel febbraio 2006, visto che nulla procedeva quanto a Convenzione e ai contenuti oggetto della mia ricerca [o almeno qualche incontro tra le due istituzioni pare considerasse solo un paio di materie loro e nostre] ho sospeso tutto in attesa di tempi migliori, dedicandomi agli altri contenuti di questo sito, sicuramente più producenti sulla via della Consapevolezza. Anche di quella di chi detiene, ad ogni livello, il "potere".
Nota 1
Sarebbe
opportuno individuare anche ambiti [in quali
materie] e
ambienti [ispirarsi anche alla “musica acusmatica”
- vedi http://www.neural.it/projects/silence2002/ascoltosovrano.htm]
per l'ascolto
della musica [
- c'è addirittura un sito e
convegni vari].
E - fondamentale - Jean-Luc Nancy – All'ascolto
[Jean-Luc
Nancy, uno dei filosofi contemporanei più
originali e innovativi, punta qui l'attenzione sulla dimensione
acustica e sensibile dell''intendere', analizzando le sperimentazioni
più audaci in campo artistico, in particolare musicale, oggi
centrate intorno alle possibilità di scomposizione e
ricomposizione insite nel materiale fonico e sonoro.
Questo testo individua un orizzonte di riflessione ancora inedito e
dalle impreviste potenzialità. Si offre dunque alla
curiosità di molti lettori e studiosi, non solo nel campo
della filosofia, ma anche in quello della musica e dell'estetica].
Anche qui una tesina sarebbe la benvenuta [oggi manca il Silenzio -
bailamme - l'orecchio oggi - *Saturazione cognitiva* - vedi Magnelli],
ma l'ambito giusto è nella mia materia, oppure da voi con
spiccata attenzione all'uso di auricolari, MP3 - non urge di certo, ma
necessita, sin da ora, pensare ad uno spazio [fisico e concettuale] per
una futura sezione: - Psicologia della percezione -
[Musica - Percezione - Sentimento]
Nota 2
Sarebbe bene arrivare a progettare un'aula multimediale, sulle specifiche necessità per le lezioni, e un annesso laboratorio, che discendessero da tutto il lavoro che stiamo facendo [lato informatico, produttivo, ascolti].
Nota 3
Fare sempre mente locale ad una possibile *declaratoria* [e campo paradigmatico] per una specifica classe. Vedi: declaratoria Orlandi
Nota 4
I.A. Architettura
dell’Informazione -
Cos'è - dalla mailing list "architecta".
In Italia si parla ancora poco di Information Architecture e
meno che
altrove.
Di che si tratta?
Possiamo dire che l'Information Architecture è insita nella
natura umana stessa:
nella vita quotidiana anche inconsapevolmente classifichiamo oggetti,
persone ed eventi.
Tuttavia più il volume e l'eterogeneità delle
informazioni aumenta, più progettare l'organizzazione, o
meglio, l'Architettura delle Informazioni, richiede una competenza
specifica.
Infatti la strutturazione dei contenuti non è affatto insita
nei contenuti stessi ma è il risultato di una lunga
attività di analisi e di progettazione.
Si tratta quindi di un'attività complessa che comprende:
- classificare, organizzare e raggruppare i contenuti
- rendere le informazioni chiare e accessibili agli utenti
- progettare i sistemi di navigazione e di ricerca dei contenuti
- definire la titolazione e i nomi dei link
- definire percorsi intuitivi per l'accesso degli utenti alle
informazioni
- progettare i task e facilitarne l'esecuzione in modo coerente da un
lato con gli obiettivi del committente e dall'altro con le aspettative
dell'utente e con i suoi modelli mentali.
Mailing list "architecta"
Declaratoria Fiormonte
La proposta di declaratoria di Fiormonte, da inserire nell'Area 10: Scienze dell'antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche, con la declaratoria e i campi paradigmatici come segue:
METODOLOGIE UMANISTICHE MULTIMEDIALI
Comprende gli studi relativi alle innovazioni metodologiche prodotte
dall'utilizzazione dei sistemi multimediali nell'ambito delle
discipline umanistiche, soprattutto per quanto riguarda la
rappresentazione dei dati, la formalizzazione delle diverse fasi del
lavoro di ricerca e le tecniche di diffusione dei risultati.
In particolare, nell'ambito degli studi linguistici prende in
considerazione i problemi legati allo studio dei formalismi del
linguaggio e alle tecniche di analisi delle regole e delle strutture
linguistiche e lessicali, di generazione automatica di enunciati
linguistici, di progettazione gestione e diffusione in linea di
repertori e basi di dati linguistici, lessicali e terminologici
(«industria della lingua»).
Nell'ambito degli studi filologici, prende in considerazione il lavoro
di analisi critica e ecdotica, basato sulla gestione automatica dei
manoscritti codificati e registrati su supporto magnetico.
Nell'ambito degli studi storici si occupa dell'analisi e della sintesi
della documentazione raccolta nelle banche di dati fattuali e
prosopografici, e della loro diffusione multimediale.
Nell'ambito degli studi archeologici si occupa delle nuove metodologie
per l'analisi e il rilievo del territorio e per la gestione e la
presentazione dei dati di scavo. Si occupa anche degli strumenti per
l'inventariazione, la catalogazione e la classificazione dei beni
archeologici, mediante la costituzione di basi di dati e l'impiego di
metodi statistici.
Nell'ambito degli studi letterari si occupa dei nuovi metodi di
indagine e di analisi dei testi con strumenti informatici multimediali.
Nell'ambito degli studi storico-artistici si occupa dei nuovi criteri
di valutazione delle opere d'arte, tramite l'analisi numerica delle
componenti grafiche e coloristiche, e dei metodi multimediali per la
catalogazione, la conservazione e la fruizione del patrimonio
storico-artistico.
Nell'ambito degli studi musicologici si occupa delle nuove metodologie
per l'indagine del repertorio musicale ai fini della ricostruzione
storica e dell'analisi di opere e stili. Si occupa altresì
dei
metodi informatici multimediali per la catalogazione, la conservazione
e la fruizione dei beni musicali e per la costituzione di repertori e
basi di dati musicologici.
[...e delle necessità della didattica in campo musicale
oltre
che delle lauree emesse congiuntamente da Cnsmilano e Unimi - nota di
jmp].
I campi paradigmatici di competenza sono:
• Fondamenti dell'informatica
umanistica
• Analisi multimediali negli
studi linguistici
• Analisi multimediali negli
studi archeologici
• Analisi multimediali negli
studi filologici
• Analisi multimediali negli
studi filosofici
• Analisi multimediali negli
studi storico-artistici
• Analisi multimediali negli
studi letterari
• Analisi multimediali negli
studi storici
• Analisi multimediali negli
studi musicologici
Sitografia
Domenico Fiormonte - Informatica
umanistica: Rappresentanza,
statuto teorico e rifondazione.
Griseldaonline - portale
dell'Informatica Umanistica.
Tito Orlandi - Metodologie Umanistiche
multimediali - Proposta
operativa