Sul territorio di confine: le Toccate per Organo o Clavicembalo di Girolamo Frescobaldi

G.Frescobaldi

Un esempio paradigmatico di musica che sta sul “territorio di confine”, non più modale ma non ancora del tutto tonale sono le Toccate di Girolamo Frescobaldi .

Che le Toccate frescobaldiano non siano più inquadrabili in un’ottica puramente modale, si vede immediatamente dal fatto che in ogni toccata è presente una dose massiccia di note non giustificabili dalla teoria modale classica.

Tabella note non giustificabili

D’altra parte i titoli stessi delle opere, con i loro espliciti riferimenti modali, non ci permettono di analizzarle da un punto di vista esclusivamente modale.

Possiamo dire che per Frescobaldi il fatto di scrivere in un determinato modo non esclude l’utilizzo di note estranee al modo stesso (come del resto avevano teorizzato i musicisti suoi contemporanei).

Cerchiamo di analizzare più da vicino le “infrazioni” frescobaldiane alla teoria classica.

Innanzitutto avvertiamo un amore per l’accostamento di sonorità maggiori e minori fondate sullo stesso suono di riferimento.

Frescobaldi - esempio

Talvolta questi accostamenti possono avere semplicemente un carattere estetico di “diversivo”

Frescobaldi - esempio

In questo caso l’evento estraneo non è altro che un imprevisto “prevedibile”.

Altre volte tuttavia essi tendono proprio a distruggere l’impianto di partenza contrapponendone uno completamente diverso

Frescobaldi - esempio

Dobbiamo cercare di giustificare questi accostamenti maggiore minore.

Possiamo pensare questo fenomeno come se non fossimo né in uno spazio modale né in uno spazio tonale, ma in un ipersistema modale-tonale.

Questa teoria dell’ipersistema riesce pienamente a giustificare le fluttuazioni frescobaldiane, che vanno intese appunto come fluttuazioni e non come modulazioni.

Frescobaldi - esempio

Il passaggio da ipersistema fluttuante a stretto bipolarismo non è ancora avvenuto nel caso di Frescobaldi, anche se c’è già piena consapevolezza delle diverse possibilità di utilizzo dei due modi maggiore/minore.

Proprio perché non è ancora legato a un bipolarismo ma è retto da un sistema fluttuante, questa teoria armonica prevede la mobilità di molti gradi della scala, fermo restando che i poli di primo e di quinto grado siano fissi.

Altro esempio fondamentale di infrazione del sistema modale sono le cadenze.
Frescobaldi usa spessissimo quelle che diventeranno le classiche cadenze tonali (dominante–tonica o addirittura sottodominante–dominante–tonica)

Frescobaldi - esempio

Frescobaldi - esempio

Frescobaldi - esempio

Anche questa infrazione può essere spiegata alla luce del modello di ipersistema modale–tonale: le uniche note sempre fisse sono proprio il primo e il quinto grado.
E’ naturale dunque pensare che queste note costituiscano dei “centri di gravità” attorno alla quale gravitano tutte le altre note. Le cadenze non sono altro che l’esplicitazione di tali complessi di forze attrattive.

Sempre la teoria dell’ipersistema ci permette di giustificare un aspetto fondamentale delle composizioni frescobaldiane: gli accordi.
Tutti gli accordi utilizzati da Frescobaldi infatti sono giustificabili come triadi o rivolti costituiti da note appartenenti a una unica iperscala modale.

A titolo esemplificativo, riportiamo gli accordi relativi all’iperscala di do.

Frescobaldi - esempio

Frescobaldi - esempio

La teoria dell’ipersistema ci ha permesso di giustificare tutta l’opera frescobaldiana.
A ben vedere, due soli sono i postulati su cui si regge tale teoria:
la monomodalità (intesa come mono-ipermonodalità: se un brano è incentrato sull’ipermodo do, resterà tale dall’inizio alla fine) l’immutabilità del primo e del quinto grado.

Ora, a volte tali principi vengono infranti

Per esempio, nella Toccata V del I libro troviamo un si bemolle che cozza palesemente contro il secondo postulato del sistema, in quanto risulta compatibile con il tono d’impianto che è mi

Frescobaldi - esempio

Ancora più plateale è il caso della Toccata IV del I libro, dove troviamo addirittura un sol# quando il tono d’impianto è sol

Frescobaldi - esempio

Frescobaldi - esempio

Se tali infrazioni fossero sporadiche e sempre giustificabili melodicamente, non dovremmo mettere in discussione l’ipersistema. In realtà però non è così, come si può vedere in questa tabella.

Frescobaldi - esempio

Sono state avanzate dai musicologi alcune ipotesi di allargamento dell’ipersistema capaci di giustificare queste infrazioni.

Un primo tentativo di giustificazione è dato dalla teoria della metabole.

Un altro tentativo di spiegazione è quello delle cadenze.
Secondo i teorici dell’epoca, le note su cui cadenzare sono proprio il primo e il quinto grado, salvo per il modo di mi in cui si cadenza sul quarto e non sul quinto.
Possiamo pensare quindi pensare a un ipersistema centrato non più sul primo grado, ma sul quinto grado o sul quarto a seconda dei modi. Questi ipersistemi non sarebbero altro che ipersistemi satelliti del principale, intercambiabili ad esso in piccole porzioni del brano (soprattutto nelle cadenze).
Questo permetterebbe di spiegare alcune infrazioni, ma non tutte.

Potremmo a questo punto estendere la teoria degli ipersistemi-satellite al sesto grado, giustificando così la quasi totalità delle infrazioni.

La moltiplicazione degli ipersistemi-satellite porterebbe alla giustificazione di tutte le eccezioni, ma porterebbe alla definizione di un sistema talmente complicato e soprattutto artificioso da essere completamente inutile.

Non dobbiamo dimenticare che in musica non tutto è inquadrabile razionalmente in uno schema: esiste sempre un limite dove non è possibile né sensato spingersi.
Dobbiamo considerare alcune infrazioni semplicemente come tali, accettando il testo musicale così come è senza voler a tutti costi inquadrare l’arte in stretti e rigidi schemi mentali.

Abbiamo visto dunque che la teoria armonica frescobaldiana è spiegabile secondo la teoria dell’ipersistema modale-tonale, vero anello di collegamento “tra antica” modalità e “moderna tonalità”.

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